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Ieri si è svolto il secondo webinar dedicato alla Rivoluzione Chatbot, un appuntamento che ha visto una grande partecipazione e un forte interesse da parte di aziende e professionisti. Durante l’evento, abbiamo mostrato nel dettaglio come costruire e progettare un chatbot aziendale, affrontando sia gli aspetti strategici sia quelli tecnici ed operativi.
(Se te lo sei perso, puoi chiederci la registrazione! Scrivi a marketing@ntsproject.it)
Perché un chatbot oggi?
La crescita nell’adozione dei chatbot è ormai trasversale a tutti i settori, con una media superiore al 20% annuo. Gli utenti si stanno abituando a conversare con sistemi automatici tanto quanto fanno con Google o con una app di messaggistica. Le aziende che scelgono di adottare un chatbot ottengono vantaggi immediati: supporto 24/7, riduzione dei costi operativi, lead generation continua e migliore gestione dei dati conversazionali per il marketing.
Le sei fasi fondamentali per sviluppare un chatbot
La progettazione di un chatbot non è solo una questione tecnica. È un processo articolato che attraversa diverse fasi, ognuna con le sue scelte strategiche.
1. Definizione strategica
Qui si gettano le fondamenta del progetto. È la fase in cui si chiarisce:
- Perché realizzare il chatbot (supporto clienti, lead generation, assistenza interna, ecc.).
- Chi lo utilizzerà (clienti, prospect, dipendenti…).
- Come dovrà comunicare (tono di voce, registro linguistico, livello di empatia).
2. Pianificazione tecnica
Questa fase riguarda le scelte infrastrutturali e tecnologiche:
- Quale modello di intelligenza artificiale utilizzare (commerciale come ChatGPT, open source come Llama, o self-hosted).
- Quale architettura adottare (Closed, Fine-tuned o Retrieval-Augmented Generation – RAG).
- Considerazioni su sicurezza, scalabilità, costi e compliance (GDPR, AI Act…).
3. Raccolta e gestione delle fonti informative
Perché un chatbot risponda in modo utile e preciso, serve alimentarlo con contenuti di qualità:
- Creare un inventario delle fonti aziendali (documenti, database, pagine web).
- Effettuare una pulizia e formattazione dei dati per evitare ambiguità.
- Categorizzare i contenuti per argomento o tema.
4. Costruzione e training del chatbot
È la fase in cui il chatbot prende forma:
- Si scrivono i prompt di sistema e gli esempi (few-shot) per guidare le risposte.
- Si progettano i flussi conversazionali, decidendo se guidare l’utente o lasciarlo interagire liberamente.
- Si configurano eventuali azioni e integrazioni (chiamate API, connessione con CRM o ERP).
5. Testing e validazione
Prima del rilascio, il chatbot va testato a fondo:
- Test funzionali su domande semplici, complesse e fuori contesto.
- Definizione di KPI di successo (tasso di risposta corretta, tempi di risposta, soddisfazione utente).
- Test con utenti reali per raccogliere feedback e migliorare il servizio prima del go-live.
6. Rilascio e monitoraggio
Una volta online, il lavoro non è finito:
- Serve monitorare le performance (uptime, qualità delle risposte).
- Gestire aggiornamenti regolari su fonti, prompt e modello.
- Mantenere la conformità normativa (privacy, GDPR, AI Act).
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Ogni chatbot è un progetto unico, che deve rispecchiare obiettivi, processi e linguaggio della tua azienda. Se vuoi sviluppare una soluzione efficace e personalizzata, il nostro team può aiutarti in ogni fase: dalla strategia alla messa online.
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